Una “Pianta tartufigena” è una pianta nel quale si è sviluppato il processo di micorrizazione, ovvero di simbiosi tra le radici della pianta e una specie di tartufo.
La messa a dimora di piante tartufigene dà luogo alla tartuficoltura, cioè alla coltivazione dei tartufi. La tartuficoltura, oltre che rappresentare una soddisfacente fonte di reddito, consente agli agricoltori di diversificare la propria attività, magari riuscendo a valorizzare quei terreni che altrimenti risulterebbero abbandonati o, in ogni caso, di scarso valore.
La qualità delle piante tartufigene è uno dei fattori fondamentali per il successo della piantagione, ma ciò non è sufficiente: è necessario sapere che la coltivazione dei tartufi non è realizzabile ovunque, in quanto ogni tartufo richiede ambienti e terreni idonei; lo stesso discorso vale per la pianta con la quale vive in simbiosi. Prima di realizzare una tartufaia, quindi, è opportuno analizzare il terreno e valutare le caratteristiche climatiche dell’ambiente nel quale si intende coltivare le piante.
È altresì opportuno ricordare che la tartuficoltura, essendo piuttosto recente, si presta a essere preda di speculatori e di tecnici improvvisati. Pertanto, al fine di ottenere buone produzioni, è di fondamentale importanza la consulenza effettuata da veri professionisti, esperti del settore.
Le piante micorrizate da VIVAI AZZATO sono prodotte mediante operazioni vivaistiche, seguite e controllate da esperti del settore. I semenziali utilizzati, sono selezionati e preparati in substrati e ambienti accuratamente controllati; particolare attenzione è rivolta durante la preparazione e l’allevamento delle piante micorrizate: l’obiettivo è quello di ottenere buone percentuali di micorrizazione con le varie specie di tartufo, ostacolando qualsiasi tipo di inquinamento prodotto da altri funghi.
Il controllo della qualità delle piante tartufigene è effettuato dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università degli Studi di Perugia, mediante analisi eseguite secondo il metodo morfologico, integrato da analisi biomolecolare. Dopo aver accertato la qualità delle piante tartufigene, l’Università di Perugia rilascia il Certificato di idoneità tartufigena.
Le specie prodotte, e quindi micorrizate, nel nostro vivaio sono: